Il 2020 ci ha insegnato che la comunicazione è un bene di prima necessità per le aziende. Mai come oggi, raggiungere i clienti attraverso i canali digitali è stato tanto importante: sito web, email, newsletter, blog, podcast, ma soprattutto i social che, tra tutti, permettono un dialogo istantaneo e a largo spettro con il mercato.
Le opzioni a disposizione, però, sono innumerevoli e di fronte a tanta disponibilità, la domanda si fa immancabile: come scegliere il migliore social network per il proprio brand? È necessario presidiare tutti i canali?
Conoscere le caratteristiche dei principali social in circolazione è fondamentale, così potrai arrivare ai tuoi clienti senza sprecare risorse preziose.
Come scegliere il migliore social network per la tua azienda
Non esiste una formula matematica che stabilisca in maniera univoca la piattaforma ideale per ciascuna azienda, tuttavia ogni social ha il suo pubblico, consuetudini e formati che lo rendono più o meno indicato per ogni settore.
Prima di tutto, però, è importante eseguire un’analisi della tua impresa, avendo chiari la tua identità, gli obiettivi pubblicitari, i tuoi clienti e a quali bisogni assolvi con la tua comunicazione.
Una volta definiti i punti cardine della tua strategia, potrai scegliere la piattaforma più adatta a veicolare il messaggio della tua azienda.
Quali sono le principali differenze tra i social network
Nel valutare i migliori social network a disposizione dei brand, la prima scelta non può che ricadere su Facebook. Con 2,18 miliardi di utenti attivi (31 milioni in Italia)*, è la piattaforma più diffusa al mondo e permette di raggiungere più persone in assoluto.
Affinché siano in target, però, è fondamentale considerare che Facebook rappresenta un momento di svago. Quando scorriamo il feed, ci stiamo dedicando a un passatempo e vogliamo ricevere contenuti che assolvano a questa funzione.
Si tratta quindi di un social B2C (sebbene possa essere prezioso anche sul fronte B2B per settori come il marketing o il design), dove post molto tecnici, impersonali o commercialmente insistenti, tendono a portare scarsi risultati.
Subito in coda, con 1,22 miliardi di iscritti (25 milioni in Italia)*, Instagram è il social del bello. Al suo interno siamo tutti più attenti e curati, le foto sono ricercate e rispondono a progetti fotografici studiati nel dettaglio.
Per questo, il lavoro di visual storytelling richiesto è maggiore rispetto a Facebook, ma ciò lo rende l’ambiente più indicato per brand con prodotti o servizi dal buon impatto visuale. La presenza delle Stories, inoltre, permette di mostrare il lato meno costruito e più spontaneo dell’azienda, integrando una comunicazione a tutto tondo.
Protagonista di un vero e proprio boom, LinkedIn è l’ambiente della comunicazione B2B, del branding aziendale e personale. Nato come un collettore di CV online, è oggi il social dedicato al networking, ai contenuti lavorativi e a tutti quegli argomenti capaci di muovere verso la crescita professionale.
La sua natura istituzionale però non deve trarre in inganno, perché richiede un racconto capace di offrire valore a chi legge. Veicolare solo aggiornamenti di prodotto o egoriferiti difficilmente porta al risultato sperato.
Twitter è il social dell’informazione per definizione e si assesta nel mercato come la piattaforma dedicata principalmente al giornalismo, alla politica, allo spettacolo e al digitale.
Viene utilizzato per fare live twitting, commentare gli eventi in diretta e ricevere informazioni in tempo reale, anche grazie agli hashtag di tendenza. Proprio per questo, se la tua azienda non appartiene a un settore che ben si inserisce in queste dinamiche, ricevere traffico di qualità è più complesso.
TikTok
Ultimo per nascita ma per importanza, TikTok è il social dei più giovani, con un pubblico prettamente under 24.
Si basa sulla registrazione di brevi video orientati a sfide e performance di ballo, recitazione e musica, con effetti integrati come lip-sync e filtri. È una piattaforma B2C che richiede un grande sforzo creativo: premia infatti i contenuti interattivi, in prima persona e informali.
Proprio per il posizionamento che comporta, però, può influenzare la credibilità di brand e professionisti. Va quindi valutato attentamente nella strategia di comunicazione.
In conclusione
Scegliere il migliore social network per la tua azienda non è questione di numeri: puoi presidiare più piattaforme o dedicarti solamente ad una, ciò che conta è che tu sappia rispondere in maniera efficace alle sue peculiarità. Colpisce molto di più un profilo ben curato, che molteplici abbandonati.
*Fonti: Report Digital 2021 – We Are Social & Hootsuite / Report Digital 2021, dati italiani – We Are Social & Hootsuite
Photo Credits: Ferena Lenzi